estratto della mostra di Barbara Bartoli, AUROVILLE-Tamil Nadu India, novembre 2000; la mostra si articola su 25 tavole 70x100 e copia di questa è stata portata e donata dall’autrice ad Auroville nel dicembre 2000; tutte le fonti sono riportate sugli elaborati della mostra

pannello 10
 
  1. -la RICERCA EDUCATIVA

  2. -lo SVILUPPO DEI VILLAGGI

  3. -la CURA DELLA SALUTE

  4. -la RIGENERAZIONE DELL’AMBIENTE

  5. -l’AGRICOLTURA BIOLOGICA

  6. -le TECNOLOGIE APPROPRIATE

  7. -l’ARCHITETTURA E L’INGEGNERIA

  8. -l’ ARTIGIANATO

  9. -la PICCOLA INDUSTRIA


Auroville ha ricevuto l’unanime adesione da parte dell’Assemblea Generale dell’UNESCO nel 1966, 1968, 1970 e 1983. Le organizzazioni governative e non governative in India e all’estero hanno investito in vari programmi di sviluppo per la città. Contributi sono anche pervenuti da fondazioni in Europa e negli Stati Uniti, dai centri internazionali di Auroville e da donazioni di privati da tutte le parti del mondo. Il governo indiano ha preso parte alla crescita di Auroville durante gli ultimi vent’anni attraverso l’erogazione di un supporto finanziaro sostanzioso e tramite la custodia delllo sviluppo della città mediante la concessione ad Auroville di uno speciale stato legale.

Indira Gandhi, il precedente primo ministro dell’India, ha così commentato il progetto di Auroville: Auroville è un progetto eccitante per conseguire un’armoni tra le varie culture, e per comprendere le istanze ambientali connesse al progresso spirituale dell’essere umano3.

Il contesto storico di Auroville può essere così delineato4:

1954 Mere narra la sua intuizione (“Un sogno”)

1968il 28 febbraio viene fondata Auroville, la città dedicata al lavoro di Sri Aurobindo. Alla cerimonia inaugurale giovani uomini e donne, in rappresentanza di 124 nazioni e di 21 stati indiani deposero una manciata di terra proveniente dal loro paese di origine in un’urna, simboleggiante la fondazione della città dedicata alla compresnione universale ed all’unità umana

1968-73 la visione di Mére di Auroville viene progressivamente esplicitata. Mére disegna il profilo base di Auroville. Sotto la guida di Mére un team internazionale di architetti inizia a lavorare sulla sua visione: un intero team lavorò su quella pianta della città che Mére sognò e lei stessa diresse la ricerca, accettando o respingendo le proposte. Il lavoro procedette passo dopo passo, una serie di studi e di proposte in una continua evoluzione del concetto di partenza arrivarono all’attuale progetto – la galassia – che Mére approva come il piano finale di Auroville. Così venne realizzato un modello e presentato al mondo: la “Galassia”. I fondi iniziarono ad arrivare. La costruzione di Promesse, della scuola di sanscrito e di Auromodel ebbe inizio.

Mére lasciò il suo corpo, di conseguenza Auroville rimase un’orfana. Iniziarono i conflitti fra Aurovilliani e la SAS (Sri Aurobindo Society). Quest’ultima tagliò i fondi ed Auroville rimase abbandonata a se stessa per la sopravvivenza. Negli anni divenne un villaggio più che una città. E gli anni passavano.

L’ARC (Auroville Resource Centre) iniziò a coordinare lo sviluppo della città. Sporadicamente, durante gli anni successivi, venne riconsederata la costruzione della città. In ogni caso, la necessità rese lo sviluppo di una solida infrastruttuar sempre più indispensabile.

In settembre il governo indiano, al fine di aiutare lo sviluppo di Auroville, richiese nel progetto di legge per la fondazione di Auroville un “Piano regolatore”. Un gruppo, si formò spontaneamente attorno a Roger Anger (l’originale progettista di Auroville) che era appena rientarto dal suo volontario esilio. Dal 1988 Auroville ha un preciso stato legale come una Fondazione. La Fondazione di Auroville, creata da un atto del parlamento indiano, ha tre componenti: l’ASSEMBLEA DEI RESIDENTI che è responsabile del funzionamento quotidiano della comunità, il MINISTERO DEL GOVERNO che ha l’intera responsabilità per lo sviluppo di Auroville ed il CONSIGLIO INTERNAZIONALE CONSULTIVO che si comporta come corpo consultivo. Il segretario del Ministero del Governo è residente ad Auroville. Nei termini dell’atto della fondazione, la comunità elegge fra i suoi membri un COMITATO DI LAVORO per svolgere una funzione di collegamento fra il Ministero del Governo e per trattare gli affari esterni.

Basato su un disegno originale di Mére del 1965, il progetto originario di Auroville (la città dell’aurora, ubicata in un’area rurale del South Arcot district del Tamil Nadu, subì delle evoluzioni negli ultimi anni ’60: all’inizio “Nebula” (1966), poi “Emerging Galaxy” (1967), alla fine “Galaxy” (1968), che assomiglia ad una galassia a forma di spirale.

La Galassia, scelta per l’inaugurazione nel 1968, ha un raggio di 1,25 km. per il centro urbano propriamente detto e questo primo modello fu quello approvato da Mére. Lei scelse un banjian solitario (quello che contrassegnò con una croce su una carta del territorio) quale centro geogra-fico della città ed oggi lo stesso é nei pressi del Matrimandir.

Il Matrimandir, il centro spirituale della comunità, è il suo punto focale dal quale quattro zone –la residenziale, la culturale, l’internazionale e l’industriale, si dipartono come in una scia vorticosa. Ogni zona rappresenta un centro di attività – le scuole ubicate nella zona cluturale, i padiglioni nazionali ed internazionali nella zona internazionale – sebbene una rgida distinzione fra le diverse aree non sia mai stata proposta. Una cintura verde di ambiti forestati circonderà al città. La costruzione di Auroville è stata ostacolata per molti anni a causa del fatto che la maggior parte dei terreni non era stata acquistata. Cinque anni prima, comunque, molti dei terreni erano stati acquistati mentre c’è adesso una grande quantità di sviluppo, in particolare nella zona residenziale. La costruzione nelle quattro zone è iniziata diversi anni fa (agosto 1999), comunque dei 25 chilometri quadrati necessari per la città di progetto, solo dieci sono di proprietà di Auroville.

Una grande aspettativa è al momento riposta nell’acquisto delle terre rimanenti. Il progetto della originaria “Galaxy” è stato modificato per rendere più morbido l’impatto sull’ambiente e per tenere conto delle realtà odierne, benché il concetto base delle zone che si dipartono a spirale con al centro il Matrimandir sia stato mantenuto5.

Uno degli aspetti più ragguardevoli di Auroville è costituito dal suo piano regolatore, steso nelle forme di una galassia a spirale – una galassia in cui distinte “braccia” sembrano svolgersi da una zona centrale. In un’intervista pubblicata da Auroville Today nel 1988 ed in un’altra nel 1992, Rogere Anger spiegò questo piano: “Il progetto della galassia evidenzia le quattro zone, che sono interconnesse attraverso la corona, la seconda fascia viaria anulare attorno al Matrimandir. Dalla corona, dodici strade si irradiano all’esterno come parte delle infrastrutture. Alcune di loro sono associate ad una successione di costruzioni che si ergono in altezza e che costituiscono le cosiddette “Linee di Forza”, essenziali per l’ossatura della città e per l’amalgama di tutti gli accessi al centro della città. Ma il progetto non è ancora stato terminato. Al contrario, la città è ancora da essere inventata, ogni cosa deve ancora essere fatta attraverso l’esperienza quotidiana ed il ritmo degli Aurovilliani.A parte queste linee di forza, ogni cosa è flessibile, niente è fissato”. Nel contempo le Linee di Forza sono irrinunciabili, perché senza di esse non esisterebbe alcuna galassia a forma di spirale. Ma fin dalla loro concezione, le Linee di Forza sono state oggetto di molte critiche ed hanno ricevuto un consenso sorprendentemente piccolo. Quelli che si oppongono partono dal fatto che degli edifici sviluppati in altezza sono molto sgradevoli per viverci dentro; che sono fuori moda in molte parti del mondo e che sono in corso di demolizione; e che non sono compatibili con l’ambiente. Avrebbe senso per Auroville nel 1998 progettare di costruire grandi strutture che derivano da un progetto urbano concepito negli anni ’60? Non dovremmo piuttosto imparare dalle esperienze condotte altrove nel mondo? Coloro che invece sono a favore enfatizzano il fatto che se uno prende atto del fatto che Mére fu la diretta ispiratrice e la guida verso il progetto della città e che la visione di Mére è pervenuta da un livello superiore di coscienza di quello che normalmente è a noi accessibile, ne consegue che c’è una Verità dietro la concezione urbana E che noi dovremmo sforzarci di trovare la Verità. Uno di coloro che accettano le Linee di Forza come una manifestazione realizzabile dell’idea di galassia a forma di spirale, è Dominic, un giovane architetto canadese. E’ arrivato ad Auroville lo scorso anno e, scontento dell’attuale attività edificatoria ad Auroville, si è lanciato di tutto cuore nella dimostrazione per quelli che molto hanno criticato le Linee di Forza. Stiamo adesso lavorando sulla più piccola – ci spiega Dominic –questa costruzione sarà lunga 240 metri e alta 12, ed avremo dai 90 ai 120 alloggi in grado di ospitare approssimativamente 350 persone. Nel suo punto più alto sarà di sette piani, nel più basso due, e potete vedere dal modello che la costruzione risulta leggermente curva ed aumenta gradualmente in altezza. E’ voluto il fatto che il livello più basso di questa Linea di Forza sarà diretto verso il centro della città. Una volta che noi abbiamo sperimentato questa Linee di Forza, possiamo partire con le altre, finché arriveremo alla più grande, che sarà lunga 900 metri. Questa costruzione dovrebbe inoltre avere la parte più alta diretta verso il centro della città. In questo modo le Linee di Forza crescono orizzontalmente e lentamente si accrescono in altezza verso la loro fine. Questo evita il tipico aspetto “a blocco” delle costruzioni plurifamiliari. Allo stesso tempo questi edifici creano colline artificiali e differenti altezze nella città, anziché avere grandi grattacieli o a una città piatta6.”

 

COPYRIGHT by barbara bartoli

PROGETTAZIONE 10 marzo 2013

AGGIORNAMENTO 1 del 28 marzo 2013

(foto e testi protetti da copyright, elaborazioni di Barbara Bartoli, marzo 2013)

ideazione, elaborazione e montaggio donato da CRIARER® per UNIVERSALMENTEweb® 

copertina della 4a fioritura di www.universalmenteweb.net

1 testi dalla mostra di Barbara Bartoli, IL SOGNO: la città mondiale Auroville-Tamil Nadu-INDIA, 25 tavole 70x100, inaugurazione italiana a cura dell’autrice: Università degli Studi-Facoltà di Ingegneria, 8 maggio 2000, Bologna e 25 novembre 2000, Ravenna; inaugurazione indiana a cura dell’autrice: NEW DELHI (India)-India Habitat Centre, 15-21 gennaio 2001; AUROVILLE (India)-Pitanga, 4-31 marzo 2001; inaugurazione americana a cura dell’autrice: Cincinnati (USA), 6-9 settembre 2001; la mostra è stata donata dall’autrice alla città di Auroville (4 marzo 2001) per la diffusione e la conoscenza nel mondo dell’incredibile patrimonio di questa città ideale realizzata con i criteri della sostenibilità)

2 scansione da AUROVILLE-introduction, Auroville Publication Group, Auroville (INDIA), August 1999 (riferimento attribuito tab10-10-scan nell’archivio di barbara bartoli)


ndr I testi sono una libera traduzione dell’autrice elaborata dal documento descritto nella nota specifica, quindi da:


3 The book of Land Use Coordination Auroville, Auroville (INDIA)

4 The book of Land Use Coordination Auroville, Auroville (INDIA), THE AUROVILLE ADVENTURE – a selection of articles from AUROVILLE TODAY, AUROVILLE TODAY, Pondicherry (INDIA), 1998, page 110, AUROVILLE, AV Publication Group, Auroville Press, Auroville (INDIA), 1999

5 The book of Land Use Coordination Auroville, Auroville (INDIA), AUROVILLE, AV Publication Group, Auroville Press, Auroville (INDIA), 1999, page 13, AUROVILLE UNIVERSAL TOWNSHIP INTEGRATED MASTER PLAN-phase 1, Land Use Coordination Auroville, Auroville (INDIA), December 1999, pages 7-9, and AUROVILLE-introduction, Auroville Publication Group, Auroville (INDIA), August 1999

6 THE AUROVILLE ADVENTURE – a selection of articles from AUROVILLE TODAY, AUROVILLE TODAY, Pondicherry (INDIA), 1998, page 124

“Galassia”, il progetto originale della città2

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